martedì 9 marzo 2010

La vita meravigliosa dei laureati in lettere - Alessandro Carrera

GRUPPO: ALLIATA, DI FRANCESCO, MAIONI, VALSESIA

In questo brano vengono affrontate le seguenti tematiche: il precariato, le condizioni di vita dei laureati in lettere, le conseguenze psicologiche dello svilimento lavorativo.
Per quanto riguarda la prima tematica, l’ autore mostra la precarietà cui sono sottoposti i laureati in lettere, troppo poco specializzati per inserirsi con facilità nel mondo del lavoro odierno.

Infatti il protagonista ottiene solo occupazioni saltuarie come correttore di bozze o supplenze occasionali. A tal proposito Carrera ci racconta le modalità con cui la scuola statale assume personale, reclutando insegnanti disoccupati da un giorno all'altro sulla base di graduatorie provinciali.
In secondo luogo l'autore affronta le condizioni di vita di un laureato in lettere, ironicamente paragonato a malavitosi e prostitute per la saltuarietà con cui è occupato e per la scarsa considerazione sociale di cui gode.
L’ ultima tematica riguarda lo svilimento della professionalità di un lavoratore; esso ci viene comunicato attraverso l’esempio del telefono, verso il quale si ha un attaccamento morboso poiché è uno strumento che indispensabile per ottenere un'occupazione.

Ad emergere in questo testo sono soprattutto l'ironia e il sarcasmo con cui l'autore tratta argomenti tanto amari; attraverso exempla irreali e iperbole desidera mettere in evidenza infatti l'assurdità di tale condizione lavorativa.
Il registro è informale, il linguaggio talvolta specialistico (soprattutto inerente al mondo della scuola).
Il narratore è onnisciente, la focalizzazione interna, visto che l’autore adotta il punto di vista di Rino, il protagonista.
Stilisticamente prevale l'ipotassi, con periodi piuttosto lunghi e complessi.

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