mercoledì 31 marzo 2010

Crisi di oggi e crisi del 29

La grande crisi del '29 è stata fonte di più interpretazioni e caso emblematico per diverse tesi economiche. Le politiche economiche pubbliche hanno come riferimento i risultati e gli insuccessi delle "manovre" di quegli anni, in un dibattito ancora aperto
e qui approfondito dal prof. Alberto Alesina (Harvard University) e dal prof. Guido Tabellini (Università Bocconi).
La domanda di fondo riguarda le strategie per una uscita rapida dalla crisi e rispetto a questo, una risposta della U.E. è sicuramente l'investimento sul capitale umano. Ripercorrendo la situazione degli Stati Uniti negli anni ’30 del secolo scorso, la grande depressione non provocò decrementi significativi per quanto attiene alla scolarizzazione nella comunità afroamericana (la minoranza più vulnerabile del paese), mentre per gli altri gruppi la media si assestò su 20 giorni di scuola perduti.
Le recessioni degli anni ’70 e ’80 provocarono un effetto inverso sulla domanda di istruzione: ogni aumento di un punto percentuale nel tasso di disoccupazione veniva infatti seguito da un aumento del 2% nelle iscrizioni ai college.
I sondaggi svolti negli Stati Uniti nel corso degli anni dimostrano che nei periodi di PIL in ribasso gli americani si dedicano alla formazione. La recessione britannica degli anni ’90 mostra una tendenza inversa: invece che aumentare, infatti, durante quel periodo la quota di lavoratori britannici che si impegnarono in attività di formazione diminuì. Una situazione analoga si è verificata in Germania, in Norvegia e in Svizzera.
Secondo uno studio della Banca d’Italia del 2006 (su Quaderno SVIMEZ n. 10/2006), l’istruzione rende sia all’individuo che alla società. Infatti un anno di istruzione in più rende all’individuo l’8,6% (il doppio dei BOT) ed alla società il 7% (ben più che un investimento in infrastrutture). Inoltre, in generale, un anno di istruzione in più accresce il P.I.L. di 0,72 punti base, mentre tre anni lo incrementerebbero dell’80% in più rispetto al livello attuale.

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